Il gruppo multicolore di partecipanti invade di buona mattino la centrale Piazza Roma, che un tempo fù luogo di mercato e incontro delle popolazioni che vivano nei territori circostanti, e da diverse stagioni ormai ospita, sempre con maggior frequenza, manifestazioni sportive legate al mondo della bicicletta. In tre occasioni infatti la Tirreno Adriatica ha scritto momenti esaltanti di ciclismo valorizzando l'impianto urbanistico di questo splendido centro, geometricamente assimilabile ad un quadrato (castrum romano con cardo e decumano), costituisce modello di vivibilità secondo i canoni progettuali del XVIII secolo paragonabili a modelli urbanistici precedenti quali Pienza, Terra del Sole, Cervia.
Novecento cicloamatori hanno preso il via dalle griglie disegnate all'esterno della piazza, in testa i ciclisti che detengono le maglie di leader dei circuiti Marche Marathon e Centro Italia Tour. Ad abbassare la bandiera a scacchi il sindaco di Servigliano Maurizio Marinozzi insieme a Angelo De Santis, colonna organizzativa della manifestazione, conosciuto come il ciclomaresciallo visto il grado che ha ricoperto nell'arma dei Carabinieri e la passione per lo sport delle due ruote.
Il lungo serpentone multicolore non ha terminato di sfilare sul tappetino che rileva il chip Winning Time, che si registra il primo allungo ad opera di Mauro Pieroni della Mobili Rimini.
Pronta la risposta di Guido Trombetta (New Limits) e Giampaolo Busbani (Mobili Rimini) che riportano il gruppo sul fuggitivo e continuano la loro azione, con il chiaro intento di fare il vuoto alle loro spalle e portarsi al comando della prova che si tiene sul percorso breve (76 km). Ed infatti a S. Ruffino località che segna la divisione dei due percorsi di gara, in prossimità del "Lago Fantasma" (creato costruendo uno sbarramento sul fiume Tenna che "scompare" nel periodo coincidente con l'inizio dell'autunno e la fine della primavera, quando la diga viene aperta ed il lago si trasforma in una distesa di prati dove è possibile anche effettuare passeggiate in riva al fiume ormai libero di proseguire il suo percorso senza interruzioni) i due fuggitivi hanno un vantaggio di 50". Mentre il gruppo di partecipanti alla Fondo procede compatto.
Lungo la salita di Montefortino, Giovanni Lattanzi (New Limits Studio Moda) che abita a Servigliano ed è determinato a vincere questa 13 edizione della Gran Fondo Colli Piceni dopo il terzo posto della scorsa edizione, allunga, selezionando il gruppo dei partecipanti alla Fondo. Soltanto Stefano Miniello (Gi.Vi. Plast) e Giacomo Giulidori (Mobili Rimini) riescono a rispondere alla progressione del quarantaseienne ciclista marchigiano e a riportarsi alla sua ruota. I tre procedono in accordo per alcuni chilometri, poi in vista del Gran Premio della Montagna di Montemonaco è ancora Lattanzi a forzare progressivamente l'andatura e rimanere solitario al comando.
Intanto Giampaolo Busbani (Mobili Rimini) e Guido Trombetta (New Limits Studio Moda) portano a compimento la loro azione e dopo oltre sessanta chilometri di fuga si presentano ai trecendo metri finali per disputarsi il successo finale in volata. Busbani esce in testa dalla curva a sinistra che immette nel rettilineo del traguardo e riuscirà a difendere i pochi metri di vantaggio sino all'epilogo, conquistando così il sesto successo assoluto stagionale. Tra le donne successo di Orietta Schiavoni (Pedale Civitanovese).
"Io e Guido Trombetta abbiamo fatto quasi tutta la gara in fuga - sottolinea Busbani dopo aver ricevuto i complimenti dai compagni di squadra - per questo è stata dura, inoltre la salita si è fatta sentire. Abbiamo collaborato sino alle battute finali, poi io sapevo di avere qualche chance in più di Guido (Trombetta) in volata e sono riuscito ad impormi"
Mentre Giampaolo Busbani festeggia, la Fondo che si tiene sulla distanza di 132 km entra nel vivo, con il tentativo di Pieroni, D'Errico, Marchetti, D'Ascenzo, Battistelli, Capodaglio, D'Agostini, Nicotra, Zuccaro, Miniello, Santillo, Zannoni, Brilli e Luzi che si lanciano all'inseguimento del battistrada. Le salite di Croce di Casale, Palmiano e Montelparo non piegano la resistenza del ciclomaratoneta Lattanzi. Una vita sportiva divisa tra due amori, la maratona e il ciclismo. Nella prima specialità è riuscito a centrare ben quattro titoli tricolori (due nella maratona master, uno nel cross e uno nella mezza maratona. In sella al cavallo di acciaio si è laureato campione italiano master. Negli ultimi cinque chilometri D'Errico, Zuccaro e Capodaglio che vestono i colori della Gi.Vi. Plast si portano in testa per forzare i tempi dell'inseguimento e suddividersi il peso dell'azione con cambi regolari. Il vantaggio del fuggitivo scende sino a 20", anche il sindaco Marinozzi soffre sul traguardo in attesa di veder spuntare dal fondo del vialone il suo concittadino, Giovanni Lattanzi resiste anche a questa autentica sfida sul tempo e conquista un successo da ciclismo eroico, anche se rapportato ad attività amatoriale.
Una scena inusuale ha reso unico l'arrivo di questa manifestazione, con il sindaco di Servigliano Maurizio Marinozzi, che fasciato dal tricolore attende sulla linea d'arrivo e applaude il trionfatore di questa Gran Fondo Colli Piceni. Ricevuto l'abbraccio della moglie e dei compagni di squadra Lattanzi dichiara: "Voglio dedicare questa vittoria alla mia famiglia che mi sostiene durante la stagione, soprattutto a mia moglie e mia figlia. Una vittoria sofferta, cercata sin dai primi chilometri, quando ho allungato e sono rimasto solitario al comando. Non ho mai avuto paura di non riuscire a vincere ero sicuro del mio stato di forma e della mia tattica di gara"
Patron Angelo De Santis trova finalmente un momento per scaricare la tensione che si accumula nelle ore precedenti lo svolgimento della gara12 e sottolinea "la Gran Fondo Colli Piceni è un appuntamento sportivo importante per la promozione delle bellezze naturali di questa realtà paesaggistica del piceno e della passione ciclistica di un gruppo di persone che mi sostiene nell'opera organizzativa, ma anche un momento di solidarietà visto che dalla prima edizione di questa manifestazione devolviamo un euro per ogni ciclista partecipante come contributo alla Lega del Filo d'Oro, associazione marchigiana di Osimo che ha lo scopo di educare, riabilitare e reinserire le persone sordocieche. Per quel che riguarda la gara, ho ricevuto complimenti da diversi ciclisti che hanno partecipato alle prove e questo mi rende orgoglioso, perché vuol dire che abbiamo lavorato bene. Devo ringraziare tutti i miei collaboratori con in testa il gruppo degli alpini di Montefortino e Grottazolina, l'amministrazione comunale, gli Asa e gli sponsor che ci hanno permesso la realizzazione di questa manifestazione. Uno stimolo per continuare ad organizzare questa gara, cercando di offrire sempre più servizi ai partecipanti e regalare altri momenti di sport agli abitanti di Servigliano".
Dopo la fatica i ciclisti hanno potuto usufruire del "pranzo party", una novità che ha imposto De Angelis, offrendo ai partecipanti un pranzo completo invece della sola pasta. Inoltre nel pacco gara i ciclisti hanno trovato una selezione gastronomica di prodotti locali.