Marco Velo a Elleradio: "I controlli antidoping del 1999 .......... |
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venerd́ 24 ottobre 2014 |
Marco Velo a Elleradio: "I controlli antidoping del 1999 erano molto diversi da quelli di oggi"
“Non voglio dire che il sangue di
Marco contenuto nelle provette del 1999 sia stato contaminato: voglio però
evidenziare che fino al 1999 i controlli ematici avvenivano prelevando il
sangue con una sola provetta identica a quella che viene utilizzata da tutte le
persone che fanno un’analisi del sangue. La doppia provetta sigillata è stata
inserita solo dal 2000 in poi”. A parlare è Marco Velo, ex compagno di squadra
di Marco Pantani, ai microfoni della trasmissione di Elleradio “Ultimo
Chilometro”.
“Il contenitore del sangue non era
sigillato, chiunque avrebbe potuto aprirlo: purtroppo all’epoca era così per
tutti - continua Velo - al Giro d’Italia 1999 inoltre c’erano stati dei
momenti di disaccordo con la Mapei, che aveva accettato i controlli dell’iniziativa
Io non rischio la salute, mentre noi chiedevamo che questi controlli fossero
uniformati con quelli dell’Uci. Ci sono stati dei momenti di discussione e di
disaccordo con loro, ma le cose non sono mai degenerate”.
“Io dico che Marco era un talento
naturale - conclude l’ex corridore -, aveva questo suo modo di fare e questo
carisma che negli ultimi anni ha attirato le folle intorno a questo sport.
Marco è stato uno degli ultimi veri capitani di una squadra, perchè lui voleva
molto bene e coccolava le sue persone di fiducia, prima di pensare a sè stesso
pensava a noi. Il suo obiettivo principale era quello di avere una squadra: a
dicembre non andavamo in paesi caldi ad allenarci ma eravamo a Campiglio per
stare insieme e fare gruppo. Il nostro segreto era proprio in questo, essere un
gruppo di amici: ed eravamo tutti intorno a lui”.
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Ultimo aggiornamento ( sabato 22 novembre 2014 )
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