Fioretti nel mirino di Masciarelli
Scritto da Administrator   
marted́ 02 dicembre 2008
            Fioretti nel mirino di Masciarelli.
 
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Luca Fioretti potrebbe passare professionista con l’Acqua&Sapone-Caffè Mokambo. La notizia circola da giorni nell’ambiente abruzzese. Tuttavia, tra Fioretti e Masciarelli si è aperta una trattativa. Al momento, però, non è stata ancora raggiunta un’intesa tra le parti,ma potrebbero esserci interessanti sviluppi nei prossimi giorni.
Due anni nei dilettanti, poi l'esplosione di un talento nato per vincere. Parliamo di Luca Fioretti, abruzzese, che oggi cerca un team professionistico per correre nell'elite del ciclismo. Nel 2008 ha vinto tre gare, a febbraio a Fermo,a marzo a Corridonia e a luglio a Castelfidardo,oltre ad essere salito ben nove volte sul podio. Sabato scorso ha ricevuto l'ultimo riconoscimento a Fermo dai Diamanti del Ciclismo,al termine di una stagione da incorniciare. Ecco, una sua interessante intervista.
A che età hai iniziato?
"Ho iniziato a correre in bici a 11 anni tra i giovanissimi,nella categoria G6".
Parlaci un po' delle tue caratteristiche come corridore, quali sono i percorsi che preferisci? Meglio le corse in linea o quelle a tappe?
"Io mi definisco un passista veloce, vado molto bene in volata e a cronometro me la cavo discretamente e comunque preferisco i percorsi con salite di massimo 4/5 km con pendenze non proibitive. Le corse a tappe mi piacciono molto perché si preparano per tempo e ci si arriva quasi sempre competitivi. Nelle corse di un giorno, invece, ci si può imbattere in una classica "giornata no" compromettendo così il risultato della prova".
Cosa hai dovuto sacrificare per fare ciclismo?
"Tante cose, amici e compagnie, divertimento, serate, discoteca, ragazze, ferie, tante cose buone da mangiare, ma che per un atleta non fanno bene".
Perché un giovane sceglie di fare ciclismo, nonostante sia uno degli sport più faticosi?
"Nel mio caso perché avendo cominciato da piccolo non avevo tante distrazioni, questo sport mi dava molte soddisfazioni che a quella età, in altri sport, non trovavo. Vincere e arrivare prima degli altri mi è sempre piaciuto…".
Qual è la corsa o la vittoria che ricordi con più entusiasmo?
"La corsa che ho vinto a Caivano,in un mega volatone sono riuscito a battere i migliori velocisti d'Italia arrivando a sfiorare i 72km/h".
Hai un idolo o comunque un ciclista a cui vorresti assomigliare?
"Mi è sempre piaciuto il belga Peter Van Petegem e la sua potenza…spero un giorno di poter arrivare a vincere qualche gara importante che ha vinto  lui".
Pregi e difetti nello sport? E nella vita privata?
"Io sono nello sport come sono nella vita. Mi reputo una persona simpatica e di compagnia. Con i compagni di squadra vado sempre d'accordo, sono sempre disponibile e volenteroso. Quando desidero qualcosa faccio di tutto per ottenerla, quindi sono molto determinato e serio per raggiungere un obiettivo. Ovviamente ho anche molti difetti, oltre a quello di non digerire le montagne, sono un po' permaloso e spesso me la prendo se qualcuno mi rimprovera".

 

Ultimo aggiornamento ( marted́ 02 dicembre 2008 )