“Ad oggi non sappiamo se il Giro
del Trentino donne, nella forma che conosciamo, ovvero su tre tappe, potrà
disputarsi o meno. Purtroppo abbiamo difficoltà a fare capire alle istituzioni
l’importanza di questa corsa”. E’ il grido d’allarme lanciato da Juri Tiengo,
organizzatore del Giro del Trentino donne, intervenuto durante la trasmissione
di Elleradio “Ultimo Chilometro”. La provincia di Trento non ha infatti preso
ancora una decisione sui contributi: “La nostra corsa, senza il contributo
della provincia di Trento, sarebbe impossibile da organizzare, e attualmente
non abbiamo ancora la certezza di avere questi contributi. Ad oggi siamo in
fortissimo ritardo perché sto attendendo fino all’ultimo una risposta positiva
da parte della provincia: la gara era stata inserita su tre giorni, ma abbiamo
capito che era impossibile farlo in questo modo e quindi abbiamo lavorato per
farlo correre su due giorni. Adesso, però, senza il sostegno della provincia,
saremmo costretti a farlo diventare di un giorno, perché verrebbero a mancare
30mila euro”.
“Purtroppo questa situazione ci fa
capire che le donne nel mondo del ciclismo sono bistrattate ancora oggi -
prosegue Tiengo, - noi organizziamo da 21 anni il Giro del Trentino, una corsa
internazionale, e abbiamo ancora difficoltà a fare capire alle istituzioni
l’importanza di questa corsa. E’ riconosciuta dall’UCI e se andiamo a vedere
l’elenco delle iscritte il nostro Giro è tra le prime dieci gare più importanti
del mondo a livello femminile, inoltre è sempre stato un banco di prova
importante per il Giro Rosa, vista la collocazione nel calendario. L’UCI però
potrebbe anche valutare di declassificare questa corsa se la facciamo su un
solo giorno e oltretutto andremmo a snaturare la gara: molte squadre daranno
defezione, perché venire qui per un giorno solo può essere poco conveniente”.
Cordiali saluti,
Carlo Gugliotta
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